Conoscere una malattia incompresa
Capita spesso sentire qualcuno dire “sono depresso” per indicare di essere tristi, ma la depressione e la tristezza non potrebbero essere più diverse.
Dato l’uso del termine “depressione” questa malattia è gravemente incompresa, a volte sottovalutata o etichettata come un essere sempre triste, ma la depressione è molto più di questo.
Un po’ di teoria
I disturbi depressivi sono caratterizzati da tristezza tanto grave o persistente da interferire con il funzionamento e, frequentemente, da diminuzione d’interesse o di piacere nelle attività. La causa precisa è sconosciuta ma probabilmente include una componente ereditaria, modificazioni nei livelli neurotrasmettitoriali, alterazioni della funzione neuroendocrina e fattori psicosociali.
-Manuale MSD
La depressione può avere tante cause: ambientali, genetiche o chimiche.
I sintomi che si presentano, però, invalidano completamente la vita di chi ne soffre:
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Umore depresso per la maggior parte del giorno
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Marcata diminuzione di interesse o piacere per tutte o quasi tutte le attività per la maggior parte del giorno
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Aumento o perdita di peso oppure diminuzione o aumento dell’appetito significativi (> 5%)
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Insonnia (spesso insonnia di mantenimento [centrale]) o ipersonnia
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Agitazione o rallentamento psicomotorio osservati da altri (non auto-riferiti)
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Astenia o perdita di energia
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Sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
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Diminuita capacità di pensare o concentrarsi o indecisione
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Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio, un tentativo di suicidio, o un piano specifico per effettuarlo
La depressione è dovuta ad uno squilibrio chimico del cervello, in particolare di tre neurotrasmettitori: noradrenalina, dopamina e serotonina. Gli antidepressivi permettono al cervello di ristabilire i livelli normali di questi neurotrasmettitori, rendendo la persona affetta da depressione più “felice”, si può dire che i tre neurotrasmettitori siano i componenti della felicità.
Cosa si prova ad avere la depressione ed in cosa questa è differente dalla tristezza ?
Essere depresso è profondamente diverso dall’essere triste: la depressione non ha una causa specifica, non fa piangere o provare quel dolore acuto di quando si è tristi.
La depressione ti fa sentire vuoto, come se ti avessero svuotato il corpo e fossi ridotto ad un guscio, le giornate si uniscono insieme a creare un loop, i pensieri sono ricorrenti, quasi ossessivi, pensieri di morte, estremerete negativi. Piano piano, senti tutta la forza andare via dal tuo corpo e alzarsi diventa difficile, studiare diventa difficile come mangiare, bere, dormire e lavarsi. Quando sei depresso provi a distrarti dai pensieri che ti tormentano, ma è quasi impossibile.
Se dormi o dormi troppo o troppo poco: se dormi troppo lo fai per far passare il tempo più veloce, se dormi poco è perché il tuo cervello non te lo permette.
Ti senti solo, incompreso, inutile, un peso nella vita degli altri e allora cominci a isolarti, a non rispondere, a non parlare, a non dire nulla.
La tristezza solitamente dura un giorno, due, tre, la depressione può durare anche anni.
La glorificazione della depressione
Qualche anno fa, la depressione andava di moda, le persone volevano essere depresse o fingevano di esserlo. La depressione era diventata “trendy”. Ma la depressione è orrenda e a tratti anche piuttosto repellente.
Quando hai la depressione, non pulisci te stesso, tanto meno l’ambiente che ti circonda, può essere anche che non fai la doccia per mesi e che i capelli si aggroviglino completamente.
A volte, il pavimento della tua stanza può essere così pieno di carte e sporco da non riuscirne più a distinguere il colore, cominci a puzzare, così come il tuo letto, la tua bocca, le tue mani.
Ci sono persone che a causa della depressione si sono ritrovate con i capelli pieni di nodi e grovigli, tanto da doverli tagliare o rasare.
La cura
La depressione è un malattia e, per fortuna, si può curare. La prima cosa da fare è trovare uno psicologo (consiglio il nostro articolo su come trovare il terapeuta perfetto https://www.liberavoceblog.com/alla-ricerca-dello-psicologo-perfetto/ ), il proprio psicologo, in base al bisogno, determinerà se la terapia è abbastanza o se bisogna coadiuvarla con dei farmaci, in quel caso lo psicologo vi consiglierà uno psichiatra che potrà prescrivetevi le medicine di cui avete bisogno. Spesso gli antidepressivi non vengono presi per tutta la vita, a solamente finché non si è costruito un sistema tramite il quale ci si può sorreggere da soli.