Cosa sta succedendo in Venezuela?

La dittatura di cui non si parla

Qualche giorno fa è stata annunciata la rielezione di Maduro come presidente del Venezuela.

Molti venezuelani hanno cominciato a protestare su Twitter, dicendo che la rielezione è falsa e che Maduro ha evitato di far mettere all’atto i voti del partito all’opposizione.

La cosa, però, non ha causato gran clamore qui in Italia ed il fatto è stato dimenticato, come sempre accade con le notizie. D’altro canto i giornali di ieri ricoprono le pattumiere di domani.

Maduro

Breve storia di come Maduro è salito al potere

Nel 1998 Hugo Chavez fu eletto presidente del Venezuela. Guidò il paese dal 1999 al 2013, fino a quando morì.

Nel suo mandato Chavez distrusse l’economia Venezuelana, a tal punto che i soldi valevano poco più di carta straccia. Inoltre, rubò molto denaro, soprattutto dalle società private e pubbliche. Chavez tolse potere ai possieditori di queste società e le rese tutte “pubbliche”. Inoltre, rimosse la libertà di parola dal paese e mise in carcere chi osava protestare.

Cambiò anche la costituzione, facendo sì che potesse essere rieletto un numero di volte indeterminato, creando così una dittatura, nascosta sotto le false spoglie di una democrazia.

Chavez

Chavez morì nel 2013, ma non prima di aver indicato un nuovo candidato: Nicolas Maduro, un autista di autobus colombiano.

Nel 2013, quello che i venezuelani chiamano “el chavismo“, manipolò le elezioni e Maduro diventò presidente.

Il malcontento, però, si faceva sentire: nel 2014 gli studenti marciarono pacificamente, chiedendo delle elezioni vere, senza manipolazioni. Il governo non li ascoltò, ma anzi fece uccidere moltissimi protestanti e bruciò le università.  Al termine delle proteste, vie erano 4.000 persone in carcere e 43 morti.

Nel 2017 vi furono nuove proteste a seguito dell’imprigionamento di un noto attivista.

Vedendo le innumerevoli vittime delle proteste, l’opposizione scese a patti con Maduro.

Il 23 gennaio 2019, l’Assemblea Nazionale dichiarò che Juan Guaidò, membro del partito social-democratico, era il nuovo presidente del Venezuela. Guaidò “provò” a eliminare la dittatura.  Gli fu tolto l’incarico, scegliendo Dinorah Figuera come suo successore. Il 5 gennaio 2023 Guaidò terminò, così, il suo incarico da presidente.

Mentre tutto questo accadeva, la maggior parte della popolazione venezuelana diventò povera: mancavano il cibo e le necessità più comuni. Senza contare la mancanza di diritti.

Elezioni del 2024

Nelle elezioni del 2024 il popolo vedeva schierarsi da una parte, Edmundo Gonzalez e dall’altra Nicolas Maduro.

In Venezuela, secondo la costituzione, dopo le sei del pomeriggio, nessuno è più autorizzato a votare. A quel punto le persone che si trovano al seggio, cominciano a contare i voti. Mentre questo accadeva quest’anno, sono cominciati a circolare dei video in cui si poteva vedere che in tutti i seggi Maduro aveva perso e anche di molto. Così, i tavoli cominciarono a mettere agli atti i voti e a firmarli, ma prima che i risultati potessero essere annunciati, l’esercito è entrato nei seggi e ha cominciato a rubare gli atti. L’opposizione ha rivelato di possere solamente il 30% dei voti.

Ma a questo punto Maduro era già stato annunciato come vincitore. Un’ora dopo, l’opposizione ha dichiarato di aver ottenuto un altro 10% degli atti scomparsi e che sarebbero riusciti a recuperarli tutti.

La CNE (Consiglio Nazionale Elettorale) è obbligata a pubblicare il giorno dopo le elezioni ogni singolo atto, ma questo non è ancora stato fatto.

Maria Corina, membro del partito d’opposizione, ha dichiarato che sono in possesso del 70% dei voti e il risultato parla per sè: 2.759.256 voti per Maduro contro i 6.275.182 voti per Gonzàlez.

La costituzione del Venezuela dice chiaramente che c’è un periodo di tempo in cui la CNE deve pubblicare i risultati e questo periodo è già passato da un po’Maduro è, perciò, stato eletto inconstituzionalmente.

Estimazione dell’opposizione per candidato

Matilde
Author: Matilde

Studentessa di lettere con la passione per la scrittura e l'arte. Tra i fondatori del blog. Instagram: @little.goblin_