DDL sicurezza e la stretta sulla libertà di manifestare

Il governo Meloni applica una stretta sul diritto al dissenso

Negli ultimi giorni si è molto discusso del DDL sicurezza. Il governo Meloni sostiene che la stretta applicata non è poi così feroce e che tutte le misure erano strettamente necessarie, ma leggendo alcuni articoli sull’argomento sembra piuttosto che il governo voglia difendersi dal dissenso che sta nascendo soprattutto tra i giovani. 
Ma cosa dice in parole povere questo DDL di cui tanto si è parlato?

I punti del DDL in parole povere

Questo DDL inserisce varie novità, come quella presente nell’articolo 1 per il quale viene punito con la reclusione fino a 6 anni chi si procura o detiene materiale per la preparazione di armi al fine di compiere atti di terrorismo. 
Nell’art. 8 si introduce il reato di occupazione arbitraria di immobile destinata al domicilio altrui, ovvero viene punito chi occupa immobili di proprietà altrui con 2-7 anni di carcere , ma anche chi occupa casa pubbliche sfitte.

L’art. 14 o norma anti-Ultima Generazione (pensate un po’ che bel nome) introduce sanzioni penali per il reato di blocco stradale o ferroviario con il carcere fino a un mese e multa di 300€ se si è da soli, da due a più persone si rischiano dai 6 mesi ai due anni di reclusione. Inoltre è stato dato il via libera all’emendamento che prevede pene maggiori per chi protesta in modo “violento” contro le opere infrastrutturali (come il Ponte sullo Stretto).

Gli articoli 15 e 16 sono stati ribattezzati “anti-rom”: il primo rimuove l’obbligo di rinvio della pena per donne gravide, mentre il secondo aumenta le pene per l’accattonaggio. Inoltre, nell’art. 19 viene alzata la pena per i reati di violenza o minaccia al pubblico ufficiale, cancellando la possibilità di considerare attenuanti. 
Gli art. 26 e 27 introducono la reclusione da 2 a 8 anni per chi promuove, organizza o dirige una rivolta, anche una semplice resistenza passiva all’esecuzione degli ordini viene punita. I detenuti che si macchiano di questi reati non possono neanche più accedere ai benefici. 
Inoltre il DDL autorizza gli agenti a portare anche fuori servizio e senza licenza le armi come rivoltelle, pistole o bastoni. 
Il disegno legge introduce anche il divieto di coltivare e vendere cannabis light, colpendo l’intera filiera della canapa. 

Perché è importante che il DDL non venga approvato

Volendo utilizzare termini molto colloquiali possiamo dire che con questo DDL il governo si sta parando il culo. Ad esempio, nell’art.14 la parte riguardante le infrastrutture come il Ponte sullo Stretto è stata chiaramente inserita per proteggere il governo dalla valanga di critiche che continuano a ricadere sulla costruzione della struttura. Questo ponte è una promessa vuota: non darà tanti posti di lavoro quanti promesso e probabilmente sarà solamente uno spreco di soldi, ma ormai Salvini lo ha promesso perciò perché non difendersi dalle critiche punendo il dissenso?

Ma perché questo DDL è così pericoloso? È facile capirlo leggendone il testo: è una stretta sul nostro diritto al dissenso, punendo chiunque non è d’accordo con il governo e intende farlo sapere.

Questo disegno di legge, inoltre, incita alla violenza della polizia, invitando i poliziotti a portare le armi con sé in qualsiasi momento. Abbiamo già visto come le forze dell’ordine non esitano a colpire dei ragazzini durante proteste pacifiche, perciò è facile immaginare cosa possa accadere consentendogli accesso illimitato alle armi. 
Ma vi chiederete cosa possiamo fare noi? Specialmente dopo che la Meloni ha disdegnato le 500.000 firme del referendum sulla cittadinanza, è chiaro che questo governo non voglia dare retta agli italiani
A mio parere bisogna opporsi, ribellarsi e protestare prima che sia troppo tardi e ci sia negato anche questo. 

Matilde
Author: Matilde

Studentessa di lettere con la passione per la scrittura e l'arte. Tra i fondatori del blog. Instagram: @little.goblin_