La normalizzazione della pedofilia nel mondo di oggi
“L’età è solo un numero”: questo si sente dire oggi sempre più spesso.
L’età non è niente più di una convenzione sociale, un numero che indica da quanto tempo sei sulla Terra, quindi non dovrebbe contare nell’amore, no? L’amore non ha limiti, infondo, non si può decidere di chi innamorarsi.
L’età conta, però.
Il cervello umano finisce di svilupparsi a 25 anni, perciò immaginiamoci quanto possa essere completo a 15 o 16 anni, quando non si può neanche fumare o bere, ma per l’Italia e molti altri posti del mondo, si può già dare il consenso, si può già intraprendere una relazione con un quarantenne senza che sia considerato un pedofilo.
I pedofili controllano il mondo
Recentemente tutti abbiamo seguito le elezioni americane, che sono culminate con la dubbia vittoria di Trump, un criminale con 37 capi d’accusa sulle spalle.
Quello che molti non sanno è che il futuro presidente degli Stati Uniti è stato anche accusato da sedici donne diverse di stupro o molestie sessuali. In particolare una certa “Jane Doe” che vuole rimanere anonima, ha denunciato Trump per averla stuprata quando aveva solamente 13 anni insieme al celeberrimo Jeffrey Epstein.
PBS riporta:
“Jane Doe” aka “Katie Johnson” – 1994. Lawsuit filed June 2016, refiled October 2016 as reported by Buzzfeed and others, then dropped in November 2016.
Jane Doe is an unnamed plaintiff, who has also gone by “Katie Johnson” in legal papers. She claims she was repeatedly raped by Trump and Jeffery Epstein at Epstein’s New York City apartment in 1994, when she was 13 years old. A witness, also given a pseudonym — “Tiffany Doe” — said she recruited “Jane Doe” and others. Doe, using the name “Johnson,” gave an interview to the Daily Mail in which she said she did not know who Trump was at the time of the alleged attack but identified him later when she saw him on television. It is not known why she withdrew the lawsuit. She has not spoken publicly or withdrawn her rape allegation since then.
Ovvero, viene spiegato come questa ragazza abbiamo prima denunciato Trump nel 2016 per averla stuprata, essendo anche stata intervistata dal Daily Mail, per poi aver ritirato le sue accuse inspiegabilmente.
La verità è che il motivo non è così inspiegabile visto che Trump è un uomo ricco e importante, il quarantasettesimo presidente degli Stati Uniti…
In Iraq i capi del governo discutono di una legge che abbassi l’età del consenso a 9 anni, quando si è ancora bambini e al sesso non ci si dovrebbe proprio pensare.
Se sei adolescente e minorenne puoi essere molestato
C’è questa tendenza nel mondo attuale a normalizzare enormi gap di età, specialmente quando si tratta di adolescenti.
Un esempio lampante è un articolo recente pubblicato dalla stampa, il cui titolo era “picchia la compagna di 15 anni con cinghia e manganello, poi la trascina per i capelli in piazza”; di certo un fatto terrificante, ma leggendo il resto dell’articolo veniva chiarito che l’età del cosiddetto compagno di questa ragazzina era di quarant’anni.
Possiamo realmente considerarli “compagni” o è più una situazione in cui un adulto, pedofilo, ha abbindolato una ragazzina facendole credere chissà cosa per poi farle del male fisico?
Ed ecco che però i media ci presentano questa situazione come normale: per l’Italia di oggi, e anche per il mondo, è totalmente normale che un quarantenne stia insieme ad una quindicenne, una ragazzina neanche maggiorenne e che ancora non ha terminato lo sviluppo.
I media hanno anche la tendenza a spingere la retorica del “l’ha voluto lei” quando si tratta di adolescenti che vengono stuprate o molestate da adulti, anche del doppio dei loro anni, perché “ormai è grande, può decidere da sé cosa è giusto o no”.
Spesso, anzi, gli uomini vengono incoraggiati dai media a guardare le adolescenti e a desiderarle, senza prendere in considerazione che sono ancora minorenni.
L’impossibilità di una denuncia
Per un’adolescente denunciare diventa un problema, perché quando ti spuntano le tette sembra che miracolosamente tu non sia più minorenne, ma solo un pezzo di carne che ciondola davanti agli occhi di belve affamate.
Tante ragazze si sentono dire “eh ma lui è fatto così dai” o “beh ma non puoi evitare che ti guardi, con quel bel seno” e l’opzione di denunciare appare come un fastidio, piuttosto che una soluzione.
Le donne, le ragazze e a volte anche le bambine vengono zittite dalla propria famiglia, dai media, dal mondo intero.
Diciamo le cose come stanno: denunciare al giorno d’oggi non si può più fare, perché il risultato che si ottiene è minimo rispetto allo sforzo.
Ma d’altronde cosa ci aspettiamo da un mondo che elegge a presidente degli Stati Uniti uno stupratore ?