Wicked: accettazione e miglioramento di noi stessi

Il musical che sovverte le apparenze

Da Broadway al grande schermo, Wicked è molto più di una storia sulle streghe del Regno di Oz: è un viaggio che invita a guardare oltre le apparenze e a mettere in discussione la tradizionale distinzione tra buoni e cattivi. Il musical, ispirato al romanzo di Gregory Maguire, racconta la vita di Elphaba e Glinda, due personaggi che incarnano la lotta per l’accettazione e la crescita personale. La recente trasposizione cinematografica di Jon M. Chu ha ampliato il pubblico di questa storia, ribadendo l’importanza di abbracciare le proprie differenze e rimanere fedeli a se stessi, anche in un mondo che tende a omologarci.

Dana Fox, una delle sceneggiatrici del film, ha dichiarato:

“Non c’è bisogno di avere la pelle verde per sapere cosa vuol dire essere emarginati. Tutti si sono sentiti almeno un po’ così in un momento della propria vita. C’è una piccola Elphaba dentro a ognuno di noi. C’è una piccola Glinda dentro a ognuno di noi. Il fatto che si riesca a empatizzare tanto in profondità con i personaggi è una delle ragioni per cui le persone continuano ad amare questa storia”. 

-Il Post

Perché è così innovativo?

Wicked è stato uno dei primi musical a presentare due protagoniste femminili, relegando i personaggi maschili a ruoli secondari. Non si concentra su una storia d’amore romantica, ma su un’amicizia che rompe gli stereotipi. Inoltre, il musical ridefinisce l’archetipo della “strega cattiva“, raccontando una storia dal suo punto di vista e trasformandola in una protagonista con cui il pubblico può empatizzare.

Elphaba è un personaggio “diverso“, e proprio questa diversità genera difficoltà nella sua vita. Il titolo del musical riflette anche il modo in cui gli altri la percepiscono. Attraverso Elphaba, viene mostrato come chi è considerato “diverso” possa essere straordinariamente talentuoso e brillante. In una delle canzoni più celebri, “The Wizard and I“, Elphaba esprime il suo desiderio di collaborare con il potente Mago di Oz, sperando che questo incontro possa finalmente portarle accettazione sociale. Nel corso della storia, Elphaba abbraccia il suo talento e le sue ambizioni, imparando a valorizzare la propria unicità e a trarre forza da essa.

Anche Glinda, pur apparendo sicura e affascinante, nasconde dentro di sé molte insicurezze. Dietro la sua maschera di perfezione si cela un profondo bisogno di approvazione e la paura di non essere abbastanza. Un momento cruciale che mette in evidenza queste insicurezze è il suo rapporto con Elphaba: inizialmente si sente superiore, ma finisce per ammirare – e in parte invidiare – la forza e l’integrità dell’amica. Questo confronto la costringe a riflettere su sé stessa e a rivedere le sue priorità, rivelando quanto le sue azioni iniziali fossero guidate dall’incertezza e dal desiderio di compiacere gli altri.

Le voci delle attrici: come Wicked le ha trasformate

Ariana Grande e Cynthia Erivo hanno dichiarato che lavorare su Wicked è stato molto più di una semplice performance. Le due attrici raccontano quanto questo progetto abbia avuto un impatto trasformativo, non solo sugli spettatori, ma anche su loro stesse. Ariana, che interpreta Glinda, ha rivelato:

Amare molto qualcosa da fan è però diverso da entrarci in profondità. Adoro Glinda, mi ha dato la possibilità di esplorare la comicità. Il personaggio mi ha permesso di uscire dalla mia bolla: lei stessa non riesce a uscire da sé per via di come è stata educata. Prima di incontrare Elphaba la sua più grande paura è non essere amata, non essere popolare. Dopo invece diventa non causare del male“. 

– Movieplayer.it

Cynthia Erivo, nel ruolo di Elphaba, ha aggiunto:

Elphaba soffre di un tipo di solitudine particolare. Però allo stesso tempo è piena di speranza, perché ha avuto un dono. E sa che con quel dono può fare grandi cose. So come ci si sente. Lei ha un rapporto complicato con il padre, che l’ha portata a non sentirsi voluta, a non far parte di un gruppo. Recitare vuol dire dare vita a un personaggio, ma significa anche scavare dentro di te, per trovare quei sentimenti, che conosci. Ho dovuto aprirmi molto per questo ruolo, non è facile. Ma tutti sono stati così disponibili, così accoglienti: si sono preoccupati per me“. 

– Movieplayer.it

Il potere di Wicked nell’era contemporanea

Le storie di Elphaba e Glinda ispirano chi lotta per sentirsi accettato e chi cerca di scoprire il proprio valore autentico. Molti fan hanno condiviso come il musical e il film abbiano dato loro il coraggio di affrontare i propri difetti, trasformandoli in punti di forza. Lo stesso autore del musical, Stephen Schwartz, ha spesso ricevuto ringraziamenti da membri della comunità LGBTQ+ per il ruolo di Wicked nel loro percorso di accettazione di sé.

Attraverso canzoni iconiche come “Defying Gravity“, Wicked ci ricorda che non c’è crescita senza accettazione, né cambiamento senza autenticità. Un messaggio indispensabile, oggi più che mai.

Chiara
Author: Chiara